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Il mercato in sintesi: Virtuale follia

Il mercato in sintesi: Virtuale follia

8 agosto 2024
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Questa estate si sta rivelando più calda di quanto ci aspettassimo: non a livello di temperatura, ma di movimenti di mercato.

Dai sorprendenti cali delle azioni agli inaspettati aumenti di obbligazioni e valute, oltre a una corsa sfrenata per quanto riguarda le criptovalute, il panorama finanziario è tutt’altro che calmo.

Se sei un investitore, probabilmente ti stai chiedendo cosa sta succedendo, cosa è cambiato e cosa aspettarsi. Perciò, senza altri indugi, tuffiamoci in questa analisi.

Il mercato in sintesi: Virtual Insanity

Devo ammettere di essere un grande fan dei Jamiroquai. Ho scoperto questo gruppo funk inglese quando ero adolescente e, ancora oggi, le loro canzoni risuonano nella mia macchina durante i miei viaggi in famiglia. Come si possono non amare? Il ritmo, il testo, gli effetti visivi: hanno tutto. Alcuni dei temi sociali e ambientali che hanno evocato erano piuttosto visionari per l’epoca. Il brano che abbiamo scelto per l’edizione di questo mese è uno dei loro più grandi successi: "Virtual Insanity", che ha fatto vincere al gruppo un Grammy nel 1997, nonché il Guinness World Record per l’album funk più venduto della storia. Questa canzone descrive alla perfezione l’attuale umore dei mercati, che è crollato nella seconda parte di luglio.

Di solito, l’estate è un periodo più tranquillo nei mercati finanziari. Meno partecipanti vuol dire meno affari e meno liquidità, il che a volte può portare a movimenti più esasperati dei mercati. Questo è ciò che abbiamo visto a luglio, con i ribassi più marcati che si sono verificati in una delle zone più esuberanti dei mercati: il settore delle tecnologie.

Molti saggi investitori hanno lanciato l’allarme nei mesi scorsi, notando che ciò che stava accadendo nel settore tech era virtualmente folle. Nvidia ha raggiunto un valore di mercato di mille miliardi di dollari, l’IA sta potenziando S&P, le magnifiche sette sono più magnifiche che mai… E ora gli investitori si ritrovano a camminare su basi instabili, proprio come Jay Kay nel videoclip di "Virtual Insanity".

È l’inizio di un crollo che molti stanno pronosticando o è solo un passo indietro temporaneo?

Prima di rispondere a questa domanda, diamo un’occhiata ai recenti andamenti del mercato.

Punti chiave

  • I mercati azionari hanno incassato un colpo a luglio, probabilmente come reazione a un banco di prova dopo le recenti crescite rapide.

  • Il mercato dei titoli si è rafforzato, spinto dalla prospettiva di tassi d’interesse più bassi.

  • Le materie prime hanno faticato, ma l’oro è rimasto stabile.

  • Il franco svizzero si è valorizzato rispetto alla maggior parte delle valute.

  • Le criptovalute hanno mantenuto la loro volatilità: il Bitcoin ha guadagnato attenzione politica, mentre Ethereum ha faticato a cavalcare l’onda della notizia dell’approvazione degli ETF.

market performance chart july 2024

Cos’è successo con le azioni

Luglio è iniziato in modo molto promettente. Il 16, l’indice S&P 500, il maggiore indice azionario americano, ha raggiunto un nuovo massimo storico, facendo salire la maggior parte dei mercati azionari del mondo. Persino i mercati europei sembravano recuperare dagli strascichi post-elezioni.

Ma poi, le cose si sono messe male. La maggior parte degli indici sono crollati e hanno chiuso il mese in negativo. E questa tendenza sembra continuare ad agosto.

Qual è stato l’elemento catalizzatore? È stata la stagione degli utili che ha visto un inizio con risultati contrastanti? L’incertezza riguardante le imminenti elezioni negli Stati Uniti? Un po’ di impazienza verso le esitazioni delle banche centrali? Dati economici più deludenti? O la presa di coscienza sul fatto che gli alberi non crescono fino al cielo, nemmeno se alimentati dall’intelligenza artificiale?

Come spesso è il caso con i mercati, è inutile cercare colpevoli. Anche dire "doveva succedere da tempo" non porta alcun beneficio. È meglio concentrarsi su come affrontare questa situazione. E il nostro livello di comfort con essa.

Da parte nostra, abbiamo introdotto delle protezioni nei nostri portafogli a maggio, dato che abbiamo trovato l’entusiasmo degli investitori un po’ eccessivo per i nostri gusti. E, ad agosto, abbiamo preso ulteriori provvedimenti per ridurre il rischio nei portafogli. Tutto questo ci ha messo in una migliore posizione per poter pensare su ciò che verrà dopo, ma ancora non abbiamo una risposta definitiva.

I mercati potrebbero scendere ancora? Certamente. Come abbiamo detto nell’edizione di marzo della nostra newsletter (puoi leggerla qui), alcune zone del mercato sono chiaramente sopravvalutate, specialmente nel settore delle tecnologie. Anche la più piccola scintilla, come un rapporto sugli utili peggiore di quando ci si aspettava o delle notizie inattese, potrebbe scatenare una svendita. Tuttavia, non prevediamo un ribasso massiccio e generalizzato in questa fase per più di un motivo:

Innanzi tutto, negli ultimi anni, abbiamo visto correzioni più circoscritte, dove il declino di un settore viene compensato dal rendimento di un altro.

Dopodiché, come abbiamo notato diverse volte, non tutte le parti del mercato sono sopravvalutate: alcune sono persino sottovalutate. Mentre le azioni tech crollavano, abbiamo visto tornare alla ribalta settori più sfavoriti, come cap più bassi, azioni Value e banche regionali.

Infine, se la situazione macroeconomica dovesse peggiorare, le banche centrali potrebbero fornire un po’ di sostegno. Perciò, per adesso, e finché non ci smentiscono, vediamo questa correzione come un’opportunità per guardarsi intorno.

Cosa è successo con i titoli

Le sfortune altrui fanno la felicità di altri. Mentre gli investitori azionari sono sempre in cerca di una “formula magica” e "cose grandi che dovrebbero essere piccole”, per parafrasare Jay Kay, puoi sempre contare sul fatto che chi investe in titoli rimane con i piedi per terra. Inflazione, tassi d’interesse e dati economici sono ciò su cui ruotano le loro giornate.

Con la riduzione dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, e aspettando che la Federal Reserve faccia altrettanto a settembre, i prezzi dei titoli sono saliti e gli indici dei titoli globali sono saliti dell’1% questo mese. Di conseguenza, i portafogli più prudenti stanno riguadagnando forza dopo anni di scarsi rendimenti. È una buona notizia, nonché un buon promemoria del fatto che diversificare può rivelarsi utile per gli investitori.

Cosa è successo con le materie prime, le valute e gli asset digitali

Luglio non è stato un ottimo mese per chi investe sulle materie prime e anche i primi giorni di agosto non promettono bene. I prezzi del petrolio sono scesi, i metalli industriali sono continuati a crollare e le materie prime agricole hanno raggiunto nuovi minimi. Soltanto l’oro, stimolato da un diffuso pessimismo, ha guadagnato qualche punto percentuale.

Il pessimismo ha rafforzato il franco svizzero rispetto alla maggior parte delle valute, una buona notizia per chi contava su un maggiore potere d’acquisto durante le vacanze all’estero. La nostra valuta nazionale rimane fedele alla sua reputazione di safe haven (un “safe haven” è un investimento che tende a mantenere o aumentare di valore durante periodi di turbolenza nei mercati), una caratteristica interessante da sfruttare se la situazione dei mercati dovesse peggiorare ulteriormente.

Infine, sul fronte dei mercati digitali, i risultati sono stati contrastanti. Il Bitcoin, che gode ancora di certa attenzione politica (c’è chi dice che sia diventato un indicatore dell’avanzamento nei sondaggi di Donald Trump), è salito del 10% a luglio, prima di subire il colpo quando i mercati si sono invertiti. Ethereum, d’altro canto, ha faticato nonostante la presentazione di diversi ETF e discreti afflussi.

Per concludere, luglio è stato un mese difficile per gli investitori e agosto è iniziato col piede sbagliato. I mercati azionari sono scesi e le operazioni sono state probabilmente esasperate dalla mancanza di liquidità. Come abbiamo menzionato a giugno, ci aspettavamo un po’ di turbolenza durante l’estate, ma non siamo particolarmente preoccupati in questa fase. Finché la diversificazione sarà nostra alleata e potremo contare sulla protezione dei portafogli, dovremmo riuscire a navigare i mercati. Inoltre, le correzioni offrono sempre un’opportunità di riadattare i portafogli.

A tal proposito, ti auguriamo una buona estate. Fare una pausa è anch’esso un modo di lasciare temporaneamente un mondo che a volte è pieno di virtuali follie.

Sala di demistificazione: Qual è l’impatto delle elezioni sui mercati?

Il 2024 è un anno di elezioni storico, con elezioni in 64 Paesi. Più del 49% della popolazione mondiale andrà alle urne quest'anno. A luglio, abbiamo avuto delle elezioni in Francia e nel Regno Unito. Recentemente, l’attenzione si è spostata sulle elezioni negli Stati Uniti. Perciò, vorremmo passare un po’ di tempo a discutere un tema su cui ci domandano spesso: Le elezioni influenzano i mercati finanziari in generale?

Sulla carta, è ragionevole supporre che le elezioni possano influenzare i mercati finanziari. La politica modella l’economia tramite normative, tasse e spese, il che a sua volta ha un impatto sulla visione degli investitori riguardo i mercati finanziari. Tuttavia, questo collegamento è spesso più sottile di quanto pensiamo, il che rende impegnativo per gli investitori approfittarne pienamente. Innanzi tutto, sfatiamo due miti:

Mito #1: I mercati tendono a salire l’anno prima delle elezioni

Alcuni credono che il partito di governo tenda a spingere l’economia e i mercati poco prima di un’elezione per guadagnare il favore degli elettori, ma secondo uno studio di Fidelity Research, i dati smentiscono questa idea. Nonostante sia vero che i mercati spesso salgono durante gli anni delle elezioni, questo non avviene necessariamente a causa di esse: è solo che i mercati, in media, tendono a salire.

Mito #2: Un partito è meglio dell’altro per i rendimenti di mercato

Se si guarda ai mercati azionari di Stati Uniti e Regno Unito, negli ultimi 100 anni, essi hanno storicamente dimostrato rendimenti mediamente positivi sotto il governo di qualsiasi partito: sinistra, destra o parlamento diviso. In realtà, i mercati sono imparziali e reagiscono di più alle condizioni economiche generali. Inoltre, dato che ci sono differenze sostanziali tra le proposte espresse nelle campagne elettorali e gli effettivi cambiamenti politici realizzati una volta che i candidati vanno al governo, scommettere su quali settori saranno più influenzati prima di un’elezione può essere rischioso.

Perciò, le elezioni non hanno alcun impatto? Sembrano esserci situazioni in cui l’impatto è più marcato:

  1. L’impatto delle elezioni tende a essere più pronunciato nei mercati emergenti che nei Paesi sviluppati.

  2. I mercati tendono a reagire positivamente ai cambiamenti, perciò, si possono vedere rendimenti medi più elevati quando cambia il partito al potere.

  3. Ai mercati non piace l’incertezza. È per questo che, per esempio, il mercato britannico ha reagito meno di quello francese questo mese. L’incertezza sull’attuazione di politiche, specialmente di politiche che influenzano le relazioni internazionali, ha anch’essa un effetto significativo, come abbiamo visto con la Brexit.

Fonte: Fidelity Research. Le performance passate non garantiscono risultati futuri. I dati coprono il periodo dal 30 novembre 1950 al 14 novembre 2023. Gli anni rappresentano il periodo di 12 mesi dal 30 novembre al 30 novembre successivo a un'elezione presidenziale o di metà mandato negli Stati Uniti. Il grafico mostra il rendimento medio, minimo e massimo dei prezzi raggiunto durante questo periodo. Le azioni sono rappresentate dall'S&P 500®.

Perciò, gli investitori come dovrebbero preparare i loro portafogli in vista delle elezioni?

La prima cosa da fare è mantenere la propria strategia. Le elezioni generano molta confusione, ed è spesso meglio ignorarle. La ricerca dimostra come le variabili economiche come l’inflazione o la crescita abbiano un impatto molto maggiore sui rendimenti di mercato.

La seconda cosa da fare è votare. È un modo indiretto per influenzare il mercato verso la direzione che si preferisce!

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