Le azioni sono un componente fondamentale per molti investitori svizzeri quando si tratta di costruire ricchezza. Ma come vengono tassati i profitti e i guadagni derivanti dalle azioni in Svizzera? E cosa c'è di nuovo nel 2025?
In questa guida, avrai una panoramica completa sulla tassazione delle azioni in Svizzera. Ti spiegheremo le attuali regole fiscali, cos'è la tassa alla fonte e forniremo consigli pratici su come puoi ottimizzare le tue tasse mentre investi. L'obiettivo è farti comprendere la tassazione sui profitti delle azioni e prendere provvedimenti tempestivi per ridurre il carico fiscale – in modo obiettivo, completo e adattato alle esigenze degli investitori professionisti.
Indice
- Nozioni di base sulla tassazione delle azioni in Svizzera
- Come verranno tassati i guadagni dalle azioni nel 2025
- Imposta preventiva sulle dividende
- Possibili modi per ottimizzare la tassazione dei guadagni azionari
- Conclusione: Con una strategia fiscale chiara, il successo dell'investimento a lungo termine è alla portata
Nozioni di base sulla tassazione delle azioni in Svizzera
Prima di entrare nei dettagli, diamo un'occhiata ai principi fondamentali: in Svizzera non esiste una tassa sui guadagni in conto capitale derivanti dalla vendita di azioni per gli investitori privati – un vantaggio significativo rispetto a molti altri paesi.
I guadagni in conto capitale derivanti dalla vendita di azioni sono esenti da tasse, purché tu agisca come persona privata. Questo significa che se vendi le tue azioni con profitto, generalmente non dovrai tassare il guadagno come reddito. Tuttavia, le perdite private derivanti dalla vendita di azioni non possono essere dedotte dalle tasse.
La situazione cambia con i guadagni regolari derivanti dalle azioni. Le cedole – le distribuzioni di profitto fatte dalle aziende ai loro azionisti – e i redditi da interessi (ad esempio, da obbligazioni o depositi) sono soggetti a tassazione sul reddito.
Questo significa che le cedole devono essere aggiunte al tuo reddito nella dichiarazione dei redditi e tassate al tuo tasso fiscale personale. L'unica eccezione riguarda le cedole esenti da imposte provenienti da riserve di capitale (KER): le aziende possono distribuire una parte della cedola da queste riserve, e quella parte (fino al 50% della cedola totale) rimane esente da imposte per gli investitori privati.
Oltre alla tassazione sul reddito, la Svizzera – a differenza di molti altri paesi – applica anche una tassa sul patrimonio. Il tuo portafoglio di azioni viene valutato come parte del tuo patrimonio al 31 dicembre e deve essere dichiarato nel registro dei titoli della tua dichiarazione fiscale.
I cantoni e i comuni applicano una tassa sul patrimonio netto, con aliquote che variano a seconda del cantone.
Importante: tutte le regole sopra menzionate si applicano agli individui privati in Svizzera che detengono i loro titoli come parte della gestione patrimoniale privata. Le aziende o i trader professionisti sono soggetti a regolamenti diversi. La domanda quindi è: quando una persona viene considerata un investitore privato e quando viene considerata un trader professionista di titoli? La risposta è cruciale per determinare se i tuoi guadagni dalle azioni rimangono esenti da imposte.
Come verranno tassati i guadagni dalle azioni nel 2025
Come detto, i guadagni dalle azioni (plusvalenze) per gli investitori privati sono generalmente esenti da imposte – e questo non cambia nel 2025. Tuttavia, ci sono criteri importanti da considerare. Le autorità fiscali verificheranno se qualcuno è ancora considerato un investitore privato o è diventato un trader professionista di titoli.
Se vieni classificato come trader professionista, i guadagni dalle azioni saranno considerati reddito da lavoro autonomo e quindi completamente tassabili. La conseguenza: i guadagni verranno aggiunti al tuo reddito regolare, il che può comportare un carico fiscale significativamente maggiore – conosciuto come "progressione fiscale". Inoltre, potrebbero essere necessari contributi previdenziali (AHV/IV) su questi guadagni.
Fortunatamente, ci sono criteri di safe harbour chiari che, se soddisfatti, generalmente garantiscono che non verrai considerato un trader professionista. L'amministrazione fiscale svizzera ha definito cinque punti chiave:
Periodo minimo di detenzione: dovresti detenere ogni azione acquistata nel tuo portafoglio per almeno 6 mesi prima di venderla. Il trading a breve termine o l'acquisto e la vendita speculativa aumentano il rischio di essere classificato come trader.
Volume delle transazioni: il volume annuale delle transazioni (la somma di tutti gli acquisti e le vendite) non dovrebbe superare cinque volte il valore del tuo portafoglio iniziale. Ad esempio, se inizi l'anno con un portafoglio del valore di CHF 50.000, non dovresti fare transazioni per più di CHF 250.000.
Nessuna dipendenza dal reddito: non fare affidamento sui guadagni da capitale come fonte principale di reddito. Una regola generale è che i profitti derivanti dai titoli dovrebbero costituire meno del 50% del tuo reddito netto annuo. Se non dipendi dai profitti di borsa per pagare le tue bollette, generalmente rimarrai un investitore privato.
Capitale proprio: investi solo il tuo capitale, con poco o nessun leva (prestiti). Ad esempio, fare trading con denaro preso in prestito (ad esempio, prestiti Lombard) segnala un approccio imprenditoriale.
Niente derivati speculativi: evita di usare derivati (opzioni, futures) a scopo speculativo. I derivati dovrebbero essere utilizzati solo per coprire posizioni esistenti, non per massimizzare ulteriormente il profitto.
Se tutti e cinque i criteri sono cumulativamente soddisfatti, le autorità generalmente escluderanno il trading professionale – sarai classificato come investitore privato e i guadagni dalle azioni rimarranno esenti da imposte. Se non soddisfi completamente uno dei criteri, non porta automaticamente alla tassazione, ma le autorità fiscali esamineranno il tuo caso più da vicino. In caso di dubbio, è consigliabile fornire documentazione sulla tua strategia di investimento (ad esempio, costruzione di ricchezza a lungo termine anziché trading a breve termine).
Imposta preventiva sulle dividende
Se possiedi azioni, potresti beneficiare di dividendi. In Svizzera, su questi ultimi si applica automaticamente l'imposta preventiva del 35%. Questo significa che, se un'azienda svizzera distribuisce un dividendo, la tua banca ti trasferirà inizialmente solo il 65% del dividendo lordo, mentre il restante 35% andrà all'Amministrazione federale delle imposte.
Non preoccuparti: questo 35% non è un'imposta definitiva, ma un'imposta di garanzia. Serve a garantire che i redditi vengano dichiarati correttamente. Una volta che dichiarerai i tuoi guadagni da dividendi nella dichiarazione fiscale, ti verrà rimborsato l'importo trattenuto, completamente, sotto forma di credito sulle imposte cantonali e comunali, o come pagamento diretto.
Per chi vive in Svizzera, significa che i dividendi vengono tassati infine con l'aliquota ordinaria sul reddito, e l'imposta preventiva è solo un anticipo. La condizione per ottenere il rimborso è la corretta dichiarazione di tutti i beni e redditi, in particolare nel registro dei valori mobiliari della dichiarazione fiscale.
Se trascuri questa dichiarazione, l'amministrazione fiscale tratterrà il 35%, il che equivale di fatto a una tassa punitiva. Purtroppo, questo succede a molte persone: secondo le stime, gli investitori svizzeri in azioni ogni anno rinunciano a oltre 14 miliardi di franchi, poiché non richiedono il rimborso delle imposte, in particolare quella alla fonte estera.
Un caso speciale riguarda i dividendi esteri: se possiedi azioni degli Stati Uniti o della Germania, questi dividendi sono soggetti a una tassa alla fonte del paese di origine, che di solito varia tra il 15% e il 30%. Grazie agli accordi di doppia imposizione (DTA) tra la Svizzera e molti altri paesi, gli investitori privati svizzeri possono generalmente recuperare il 15% di tale imposta alla fonte estera.
È importante sapere che le procedure per il rimborso comportano un certo impegno, ma sono vantaggiose soprattutto per importi elevati di dividendi.
Possibili modi per ottimizzare la tassazione dei guadagni azionari
Considerando le condizioni fiscali in Svizzera, ci sono diverse opportunità per ottimizzare fiscalmente gli investimenti in azioni. Ecco cinque approcci comuni da considerare per gli investitori nel 2025:
Guadagni in conto capitale esenti da imposte per investimenti a lungo termine: Una strategia di investimento a lungo termine che consideri criteri come le durate minime di detenzione e i volumi di negoziazione potrebbe aiutare a mantenere questa classificazione fiscale.
Bilanciare azioni in crescita e strategie di dividendi: I dividendi sono tassati in Svizzera come reddito. Gli investitori potrebbero quindi considerare, durante la pianificazione del portafoglio, se una maggiore ponderazione di azioni in crescita o titoli con dividendi moderati si adatti meglio alle loro preferenze fiscali.
Uso di conti pensionistici agevolati fiscalmente (Pilastro 3a): Il Pilastro 3a offre la possibilità di investire il capitale in modo fiscalmente vantaggioso. Puoi trovare l'importo massimo attuale del Pilastro 3a per il 2025 qui.
Richiedere deduzioni fiscali relative agli investimenti: Gli investitori privati in Svizzera possono dedurre fiscalmente alcune spese di gestione degli investimenti in valori mobiliari. Ciò include, ad esempio, le commissioni di deposito o i costi per la creazione del registro fiscale. A seconda del cantone, sono consentite deduzioni forfettarie o deduzioni delle spese effettive. Registrare queste voci nella dichiarazione fiscale potrebbe ridurre il reddito imponibile.
Gli approcci sopra indicati offrono spunti per una valutazione fiscale informata sugli investimenti azionari. Gli investitori sono ben consigliati a esaminare attentamente la loro situazione personale e gli aspetti fiscali individuali, o a consultare un esperto, se necessario.
Conclusione: Con una strategia fiscale chiara, il successo dell'investimento a lungo termine è alla portata
La tassazione delle azioni in Svizzera può sembrare complessa a prima vista, ma con le giuste conoscenze, è possibile sfruttare efficacemente i vantaggi fiscali. In sintesi, gli investitori privati nel 2025 continueranno a beneficiare di guadagni in conto capitale esenti da imposte, ma dovranno dichiarare correttamente dividendi e beni.
Utilizza le opzioni legali, come il Pilastro 3a o l'uso strategico di investimenti con rendimenti da dividendi più bassi, per ottimizzare il tuo carico fiscale.
Rimani sempre aggiornato sulle normative attuali e adatta la tua strategia, se necessario. Ricorda che questa guida non sostituisce una consulenza fiscale personalizzata. In caso di situazioni complesse, come volumi elevati di portafoglio, proprietà immobiliari nel portafoglio o questioni fiscali internazionali, potrebbe essere utile consultare un esperto. Buona fortuna con l'espansione della tua strategia di investimento!
Nota: Questo articolo è stato tradotto grazie all'intelligenza artificiale, per offrirvi un contenuto preciso e accessibile. Sebbene ci impegniamo a garantire la qualità della traduzione, vi invitiamo a comunicarci qualsiasi osservazione per migliorare il nostro servizio.